Testi

Testi disponibili

ADESSO MUSICA!” ovvero IL CONCERTONDO 
di Cecilia Calvi e Walter Corda 
Vincitore del concorso indetto dal teatro di Roma 1984: 
“I migliori testi di teatro ragazzi” 

Quattro strumenti musicali, Ugo Contrabbasso di Invernograd, (Russia), Maria la Fisarmonica , di Gioconda (Europa), Jenny Grancassa di Presuntyouk (America) e Ciao Piffero di Li-mon-cina (Asia) vengono incaricati di trovare un’armonia che leghi i quattro spicchi del mondo sempre in lite fra loro. Viene organizzato, allora, un grande concerto per la pace. Ma c’è qualcuno, il dittatore d’orchestra maestro Von Carabin, che ama “il silenzio”, e tenterà di impedire con ogni mezzo la realizzazione del grande accordo. 

“ANGOSCIA (GASLIGHT)” o “DELITTO A TORTHON SQUARE” 
di E. Hamilton 
Traduzione e libero adattamento di Cecilia Calvi e Ciro Scalera 
Tratto da “Gasslight” e ispirato al film “Angoscia” di G. Cukor. 

1880, Londra. Il ricordo di un efferato delitto aleggia nella casa dove è andata ad abitare la nipote della vittima, Elisabeth, insieme a suo marito. E, nonostante l’amorevole presenza di Greg, il comparire di strani rumori e inquietanti avvenimenti, (lumi a gas che si abbassano senza motivo) colpiscono Elisabeth, conducendola pian piano verso la follia. Si sente circondata da fantasmi e perseguitata da un uomo che appare e scompare… Ma non tutto è come sembra. Oltre alla suspence del giallo, una approfondita analisi psicologica di alcuni giochi di coppia molto pericolosi. 

“ARSENICO E VECCHI MERLETTI” 
di Joseph Kesselring

Traduzione e libero adattamento di Cecilia Calvi e Ciro Scalera

Come farà Mortimer Brewster, brillante critico teatrale, a districarsi dai 24 cadaveri che i membri della sua stessa famiglia si palleggiano e si scambiano, in una gara, in un gioco al rialzo, senza esclusione di colpi e di colpi di scena? Così, nella tranquilla casetta di Brooklyn delle care e dolci ziette, si danno appuntamento, in una notte d’autunno, la follia, l’assurdo, la suspance, i cadaveri e la polizia. In questo meccanismo perfetto, nato dalla dissacrante fantasia di J. Kesselring, si muovono gli otto personaggi che fanno di un “giallo”, un capolavoro di ironia e comicità.

“IL GATTO IN TASCA (Un Don Giovanni in vendita)” 
Liberamente tratto da: “LE CHAT EN POCHE” di George Feydeau 

Traduzione e libero adattamento di Cecilia Calvi

Monsieur Pacarel è un “parvenu” che si è arricchito spacciando zucchero per diabetici. Per conquistare anche lustro e fama, decide di far rappresentare, al teatro dell’Operà, un Don Giovanni composto da sua figlia. Compra, per corrispondenza, (a scatola chiusa) un grande tenore, da rivendere poi al Teatro, in cambio dell’allestimento dell’opera di sua figlia. Ma, per il solito “Qui pro quo”, al posto del tenore, si presenta un vero Don Giovanni, un libertino che si intrufola nella famiglia, insidiando mogli e figlie. Una commedia degli equivoci scritta da un Feydeau appena ventottenne, dai risvolti esilaranti e da una comicità ad orologeria. 

“LE PILLOLE DI ERCOLE” 
di M. Hennequin e P.C. Bilhaud

Traduzione e libero adattamento di Cecilia Calvi

Il dottor Frontignan ignara cavia di un collega inventore di una pillola afrodisiaca, da fedelissimo marito diventa vittima di un irrefrenabile istinto che lo “costringe” a circuire una delle venti spose di un Emiro. La vendetta del pluriammogliato e pluritradito Emiro non si farà attendere: morte o scambio di corna. Frontignan sceglie la seconda opzione, ma non vuole certo mettere sua moglie tra le braccia di un altro, e allora… 

“LE RAGIONI DELL’ALTRO” 
di Roberto Silvi e Cecilia Calvi 
Un confronto aspro, violento ed affettuoso tra un uomo di cinquant’anni con una malattia incurabile e il ragazzo che era: un esponente della lotta armata negli anni ’70. 
L’uomo è convinto che il suo impegno politico lo ha portato ad uccidere, ma anche ad autodistruggersi con un male irreversibile. 
“SARTO PER SIGNORA (TAILLEUR POUR DAMES)” 
di George Feydeau 

Traduzione e libero adattamento di Cecilia Calvi

Moulineaux, medico squattrinato, ha sposato Yvonne, un’ereditiera non più nel fiore degli anni, sistemandosi così in una bella casa insieme alla fedele domestica Cocò. Ma è da anni innamorato di Susanna, che invece ha sposato il colonnello Auben, uomo geloso e dalla pistola facile, il quale ha per amante Rosa, moglie di Bassinet, assiduo rompiscatole di casa Moulineaux. Insomma, un valzer di bugie e tradimenti, di scambi di moglie e di amanti, di sotterfugi e di fraintendimenti. Moulineaux, infatti, colto in flagrante, è costretto a fingersi sarto, per evitare la vendetta del Colonnello Aubin e il divorzio dalla facoltosa moglie. 

“IL VISCONTE DIMEZZATO” 
dal romanzo di Italo Calvino 

Adattamento teatrale di Cecilia Calvi

Colpito in pieno da una palla di cannone combattendo contro i turchi, il Visconte Medardo di Terralba viene spaccato in due e torna a casa dimezzato. 
La malasorte vuole però che resti in piedi la sua metà cattiva la quale comincia subito a moltiplicare le esecuzioni capitali, le vessazioni contro i suoi sudditi, le violenze contro la natura che egli vorrebbe rendere simile a sé, spaccando in due margherite, funghi e scoiattoli. 
Ma, a sua insaputa, torna a Terralba anche l’altra metà del Visconte, la metà buona, che si prodiga per aiutare soprattutto le comunità degli Ugonotti, religiosi integralisti, e quella dei Lebbrosi che, ormai prossimi alla fine, si rallegrano con danze e sconcezze. 
Tutti e due si innamorano di Pamela, una furba contadina che riesce a tenere sulla corda le due parti, finché le due metà si sfideranno a duello. Dai loro corpi insanguinati un medico scienziato ricostruirà un solo Medardo. 
“Ma non basta un visconte completo affinché diventi completo tutto il mondo…” è la morale della favola raccontata da un ragazzino, il nipote del Visconte. 
Ed è con i suoi occhi ingenui e giocosi che Calvino racconta la metafora dell’uomo contemporaneo mutilato e nemico a sé stesso, dove la bontà è la cattiveria di Medardo finiscono con l’equivalersi, come la tetraggine degli Ugonotti o l’allegro edonismo dei lebbrosi che sono i controcori di Medardo. 

Tutti i testi sono depositati alla SIAE a nome: Cecilia Calvi Cutolo Numero posizione SIAE: 38896